Il leone, l’incontrastato re della savana, è il più grande carnivoro africano e uno tra i più grandi carnivori terrestri in generale; tra i grandi felini del genere Panthera è secondo solo alla tigre.
Insieme a elefante, rinoceronte, bufalo e leopardo rientra tra i cosiddetti Big Five, denominazione che tradizionalmente indica le specie e i trofei più ambiti nei safari intesi come battute di caccia grossa, che si affermarono in particolare nel corso XIX secolo.
Il Leone, il re della savana, ha un corpo forte, massiccio, con una muscolatura potente soprattutto nel maschio, mentre la femmina ha struttura più agile e dimensioni leggermente inferiori.
La folta criniera è tipica dei maschi adulti, con notevole variabilità individuale per colorazione che può variare dal biondo-rossiccio, a toni scuri, ed estensione.
La criniera cresce progressivamente risultando visibile già attorno ai due anni di età, raggiunge il massimo sviluppo nelle fasi di di pieno vigore fisico, 7-10 anni, e declina con l’invecchiamento; in alcuni casi può presentarsi comunque poco sviluppata o quasi assente anche nell’adulto.
Anche il manto ha colorazione variabile, grigio-giallastra o tendente al bruno, mentre le parti inferiori sono molto più chiare; la coda termina con un ciuffo di peli scuro, che si ritiene possa servire come segnale per attirare l’attenzione dei cuccioli, spesso osservati intenti a giocarvi.
Il leone vive in gruppi familiari che comprendono mediamente 5-8 soggetti adulti, compresi uno o due maschi dominanti, solo i maschi dominanti hanno diritto ad accoppiarsi con le leonesse del branco, mentre i giovani vengono allontanati quando sono prossimi a raggiungere la maturità sessuale; da questo momento, come individui solitari o in coalizioni di 2 o più esemplari, dovranno rendersi autosufficienti fino a quando non riusciranno a conquistare un proprio branco, spodestando il leader precedente.
A loro volta i maschi anziani che hanno perso la supremazia, cominciano a condurre un’esistenza solitaria, ma di solito con una prospettiva di vita di pochi anni.
Come molti felini, anche i leoni dedicano gran parte del proprio tempo al riposo, circa 20 ore al giorno, e sono attivi principalmente verso il tramonto e prima dell’alba, i momenti in cui preferiscono anche dedicarsi alla caccia.
Il leone è tuttavia l’unica specie di felino sociale in senso stretto, i branchi si compongono mediamente di 4-5 femmine adulte, un paio di maschi adulti, oltre ai soggetti giovani e ai cuccioli.
Oltre che nella caccia, le leonesse sono molto collaborative anche nella cura dei piccoli, allevati insieme e spesso allattati dalle diverse madri del gruppo.
Il branco è spiccatamente territoriale e occupa un’area che, in base al numero dei membri e alla densità di prede, risulta sufficiente per il sostentamento e può essere difesa efficacemente; l’estensione può quindi variare molto in base alle caratteristiche ambientali dell’area, da 20 a circa 400 km2.
Il pattugliamento e la difesa del territorio sono il compito principale del maschio, che trascorre buona parte del proprio tempo di attività percorrendo e marcando l’area con tracce olfattive, tipicamente spruzzi di urina su cespugli e arbusti, feci, graffiature.
Anche il celebre ruggito, udibile a diversi chilometri di distanza, è spesso utilizzato per segnalare la propria presenza e intimidire eventuali rivali, specialmente al tramonto e prima dell’alba.