La quarta tappa della Trans-Sahariana in Africa Occidentale, dalla Liberia al Benin, è un viaggio emozionante di 18 giorni.
Partiremo da Monrovia, la capitale della Liberia, e giungeremo a Cotonou, sulla costa del Benin; visiteremo la Costa D’Avorio, il Ghana, il Togo ed il Benin.
La Costa d’Avorio è una destinazione che offre un’esperienza completa per i viaggiatori in cerca di avventure uniche, grazie ad una combinazione di culture affascinanti, antiche cerimonie, paesaggi mozzafiato e una ricca storia.
Ci immergeremo nella vibrante cultura del Ghana, nell’accoglienza calorosa e nella ricca storia del paese; un viaggio indimenticabile tra antichi castelli, vivaci mercati e magnifiche spiagge.
In Togo esploreremo le affascinanti tradizioni e il mercato dei feticheur a Lomé, un viaggio avventuroso alla scoperta di antiche culture e tradizioni.
In Benin scopriremo le affascinanti tradizioni, i maestosi palazzi e i misteriosi rituali del vudù; un viaggio avventuroso tra città storiche, villaggi tradizionali e siti spirituali unici.
Scopri le tappe salienti di questo viaggio: la Trans-Sahariana in viaggio tra Liberia, Costa d’Avorio, Ghana, Togo e Benin:
- Maschere e tradizioni in Costa d’Avorio
- La Gold Coast e gli Ashanti in Ghana
- Nella patria del Vudù in Togo e Benin
Trans-Sahariana: viaggio dalla Liberia al Benin – Le Maschere e tradizioni in Costa d’Avorio
La Costa d’Avorio è una terra ricca di cultura, tradizioni millenarie ma anche di città dal fascino coloniale.
Man: ponti di liane e maschere
Man, situata tra le montagne, nella parte occidentale della Costa d’Avorio, è un luogo che affascina per le sue bellezze naturali e per le tradizioni locali.
A Man si trovano i famosi Ponti di Liane, una tradizione religiosa che si trova in questa zona del paese.
Questi ponti vengono realizzati intrecciando le liane degli alberi, gli abitanti locali li utilizzano per attraversare i fiumi o piccole gole.
I ponti di liane vengono costruiti dai ragazzi che devono superare il rito di passaggio all’età adulta.
Gli iniziati raccolgono il materiale per la costruzione del ponte nella foresta e lo portano dove si deve costruire il ponte,
La credenza popolare vuole che sia uno spirito a costruire il ponte durante una sola notte, per questo che i ponti di liane sono considerati sacri e vanno attraversati esclusivamente a piedi nudi.
Maschere e cerimonie tradizionali in Costa d’avorio
La Costa d’Avorio è nota per le sue maschere tradizionali, che svolgono un ruolo significativo nelle cerimonie e nelle celebrazioni locali.
Il popolo Dan intaglia le maschere a mano nel legno, queste rappresentano gli spiriti ancestrali e vengono indossate durante le danze e i rituali.
Visiteremo i villaggi delle tribù locali, qui assisteremo alle performance delle maschere e apprenderemo il significato simbolico dietro queste opere d’arte tribale.
La Costa d’Avorio offre anche una notevole varietà cerimonie tradizionali, che si svolgono in diverse comunità.
Ad esempio, la cerimonia della pubertà delle ragazze, chiamata “N’gueli”, è un’occasione speciale in cui le ragazze vengono introdotte alla società adulta.
Durante questa cerimonia, le giovani partecipanti indossano abiti tradizionali, si impegnano in danze e vengono guidate dalle donne anziane attraverso rituali e insegnamenti culturali.
Un’altra cerimonia tradizionale da non perdere è il “Goli”, una danza tribale dei Baoulé a Bouake.
Durante questa cerimonia, i partecipanti indossano maschere elaborate e danzano al ritmo di musica tradizionale dei tamburi e dei corni.
Assistere alla danza Goli è un’esperienza unica, che offre un’immersione completa nella cultura locale.
Yamoussoukro una cattedrale nel deserto della Costa d’Avorio
Yamoussoukro, la capitale politica del paese, è la classica cattedrale nel deserto, è una città nata sulle fondamenta di un piccolo villaggio, che ha dato i natali al primo presidente della Costa d’Avorio.
Il sogno utopistico del presidente era di poter rivaleggiare con le città delle potenze coloniali che avevano sottomesso il suo paese.
Egli riuscì ad attuare il suo sogno solo in parte e con costi esorbitanti per il paese.
Realizzò la Basilica di Nostra Signora della Pace, una replica della Basilica di San Pietro a Roma, e il Palazzo Presidenziale, un enorme complesso che affaccia su un lago infestato da coccodrilli.
Abidjan: dalla savana ai grattacieli
Abidjan, la capitale economica del paese, è una metropoli che mescola modernità e tradizione in un modo unico e affascinante.
I nuovi edifici svettano luccicanti nel quartiere di Plateau, il cuore economico della città; mentre il mercato di Treichville è un’esplosione di colori e aromi immutati da secoli.
Grand-Bassam gioiello coloniale della Costa d’Avorio
Grand-Bassam, la prima capitale della colonia francese della Costa d’Avorio, oggi è una città storica, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Questo antico porto è famoso per la sua architettura coloniale, le strade pittoresche e le sue spiagge.
E’ bello passeggiare lungo le spiagge di sabbia bianca, visitare il Museo Nazionale del Costume e ammirare il vecchio ufficio postale, un vero salto nel tempo.
La Gold Coast e gli Ashanti in Ghana
La nostra avventura in Ghana inizia sulla Gold Coast, una striscia costiera che un tempo era il centro del commercio degli schiavi e dell’esportazione di materie prime, come l’oro.
Questa regione offre splendide spiagge, palme, che ondeggiano per il vento, e una storia affascinante.
Visitare i forti, un tempo centro di detenzione degli schiavi, e conoscere la triste storia del commercio degli schiavi, è un’esperienza emozionante.
La Gold Coast offre anche la possibilità di rilassarsi sulle spiagge di sabbia dorata e di esplorare i villaggi tradizionali lungo la costa.
Axim ed Elmina: i castelli della tratta degli schiavi
Axim è una pittoresca città costiera, con un’atmosfera tranquilla, strade acciottolate, architettura coloniale e una bella vista sull’oceano.
L’attrazione principale di Axim è il Castello di San Antonio, un antico forte, parte del sistema difensivo del commercio degli schiavi.
Un’altra tappa imperdibile è Elmina, una città storica e uno dei principali porti del commercio degli schiavi.
Il famoso Castello di Elmina, costruito dai portoghesi nel XV secolo, è un edificio imponente ed è uno dei più antichi castelli europei in Africa.
Una visita al Castello di Elmina offre l’opportunità unica di conoscere la storia e le conseguenze del commercio degli schiavi.
Kumasi capitale del regno Ashanti
Kumasi è la capitale culturale del Ghana e il cuore del popolo Ashanti.
E’ famosa per il suo mercato colorato, il Kejetia Market, uno dei mercati più grandi d’Africa, dove si trova di tutto: prodotti locali, artigianato, abbigliamento tradizionale e altro ancora.
Gli Ashanti furono una delle nazioni più potenti dell’Africa fino alla fine del XIX secolo, quando dovettero arrendersi alla potenza dell’Impero Britannico.
Ancora oggi gli Ashanti hanno un grande peso nella società del Ghana, hanno un proprio Re, che vive in un Palazzo Reale, che funge da centro culturale e politico del popolo Ashanti.
Gli Ashanti sono noti per la loro abilità nell’arte dell’oreficeria, le loro terre sono ricche di oro, che, attirò l’interesse dei coloni europei.
I riti funerari Ashanti sono una cerimonia importante e gioiosa in cui lo spirito del defunto ritorna alla sua famiglia e diventa uno spirito antenato che la protegge.
Accra e le bare fantasy dei ga
Ultima tappa della Trans-sahariana in Ghana è la capitale Accra.
Accra è una megalopoli africana, non offre particolari punti di interesse, se non nella periferia dove si trovano gli artigiani, che realizzano bare fantasy, e il villaggio di pescatori di James Town.
In Ghana è molto diffusa la tradizione di utilizzare bare realizzate nelle forme più strane o che ricordano il lavoro del defunto; si trovano così bare a forma di taxi, di pesce, di cellulare e così via.
Il villaggio di pescatori di James Town è unico: si trova lungo la spiaggia, dove si trovano centinaia di barche di legno colorate.
Gli uomini escono in barca per pescare o riparano le reti e le imbarcazioni lungo la spiaggia; mentre le donne cucinano e vendono il pesce.
Nella patria del Vudù in Togo e Benin
Il Togo e il Benin sono noti per le loro tradizioni culturali, spirituali e per il vudù, una delle religioni più antiche e influenti della regione.
Il vudù è un sistema di cerimonie e pratiche spirituali che ha radici profonde nella storia e nelle tradizioni africane.
È importante ricordare che il vudù è una religione profondamente sentita dalla popolazione e che richiede una comprensione e un approccio rispettosi.
Lomè, la capitale del Togo
Questa sezione della Trans-Sahariana, che ci porta dalla Liberia al Benin, inizia a Lomè.
Lomè è la capitale del piccolo stato del Togo, dove il vudù è parte integrante della vita quotidiana delle persone.
Il mercato dei feticci di Lomè è unico, qui si possono trovare oggetti sacri, amuleti e ingredienti da utilizzare nelle pratiche del vudù.
Nei mercati dei feticci si incontrano semplici adepti del vudù, ma anche i capi spirituali locali, noti come fetish priests, che danno vita a cerimonie e rituali tradizionali.
Ouidah la capitale del vudù
Proseguendo il viaggio si arriva in Benin, considerato la culla del vudù, ed Ouidah è considerata uno dei luoghi più sacri del vudù.
Tutti gli anni, il 10 gennaio, proprio a Ouidah si tiene il Festival del Vudù.
Ad Ouidah visiteremo il Tempio dei Pitoni, dove i serpenti sono considerati sacri e vengono venerati dalla popolazione.
Poi ci recheremo alla Porta del Non Ritorno, seguendo la via che veniva percorsa dagli schiavi, in cammino verso le navi negriere dirette nelle Americhe.
La Porta del Non Ritorno è una arco, costruito direttamente sulla spiaggia; è un simbolo che ricorda lo scempio della tratta degli schiavi e i milioni di vittime.
Ganvié: il villaggio su palafitte
Prima di raggiungere Cotonou, tappa finale dellaTrans-Sahariana, visiteremo Ganviè, un bellissimo villaggio costruito interamente su palafitte.
Il villaggio di Ganvié è riuscito a preservare, nei secoli, le sue tradizioni e il suo ambiente.
La vita quotidiana si svolge sull’acqua e ci si muove utilizzando solamente canoe scavate nel legno.
Queste canoe vengono utilizzate per ogni aspetto della vita a Ganviè: gli uomini pescano, le donne vendono le loro merci al mercato galleggiante e i bambini vanno a scuola.
Cotonou: l’ultima tappa
La città di Cotonou è la più popolosa del Benin e l’unico porto del paese, per questo ha un ruolo di primaria importanza nell’economia dello stato.
Cotonou è l’ultima destinazione della quarta tappa, qui termina anche nostra spedizione Trans-Sahariana.
La Trans-Sahariana, dalla Liberia al Benin, è un’avventura straordinaria tra deserti, oceano, antichi siti, foreste e cerimonie.