Il Parco Nazionale di Ruaha nel sud della Tanzania è una delle destinazioni da non perdere per la sua atmosfera unica ed elettrizzante che emana dalla sua natura selvaggia e per le ottime opportunità di avvistamento di animali selvatici.
Il grande fiume Ruaha è la linfa vitale del parco, il nome Ruaha ha origine dalla parola del popolo Hehe Ruvaha, che significa fiume.
La storia del parco inizia nel 1910, quando fu pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’annuncio della creazione della Saba Game Reserve da parte della Germania, il nome fu poi cambiato dagli inglesi in Rungwa Game Reseve nel 1946 e nel 1964 la parte meridionale della riserva fu dichiarata Parco Nazionale di Ruaha.
Il Parco Nazionale di Ruaha fa parte di una serie molto più ampia di aree faunistiche congiunte, un ecosistema che include le riserve di Kizigo, Muhesi e Rungwa che unitamente coprono una superficie di oltre 45.000 chilometri quadrati.
Nel 2008 la Usangu Game Reserve e altre importanti zone umide nel bacino di Usangu sono state annesse al Parco Nazionale di Ruaha portando la superficie protetta a 20.000 chilometri quadrati.
Il Parco Nazionale di Ruaha si trova in un punto di transizione tra due zone di vegetazione distinte, ossia tra i boschi di miombo tipici dell’Africa meridionale ed i biomi della savana caratterizzati dalle acacie, o meglio delle vachelie, tipici dell’Africa orientale.
Occupare un’area di transizione tra due zone significa anche la presenza in un unico territorio di specie animali appartenenti sia ai biomi delle aree meridionali dell’Africa sia a quelli dell’Africa orientale, si possono così osservare specie come la gazzella di Grant che è tipica delle savane di Tanzania e Kenya con l’antilope roana e l’antilope nera tipica di territori più meridionali.
Il Parco Nazionale di Ruaha ospita anche la più grande popolazione di elefanti di qualsiasi altro parco nazionale della Tanzania, con circa 12.000 elefanti presenti che migrano attraverso il più grande ecosistema di Ruaha.
Il parco è famoso anche per i grandi branchi di leoni che si sono specializzati nella caccia agli elefanti, si stima che nel parco siano presenti circa 2000 leoni.
Tra i predatori troviamo anche il leopardo, il ghepardo, la iena e i licaoni presenti in buon numero; riguardo al leopardo, nel Parco Nazionale di Ruaha è relativamente è più semplice avvistarlo rispetto ad altri parchi per due motivi: l’elevata concentrazione di questo splendido felino e per il territorio arido, soprattutto nella stagione secca, che concentra tutta la fauna nei pressi dei fiumi e delle pozze d’acqua.
Nel Parco Nazionale di Ruaha si possono ammirare enormi mandrie di bufali, giraffe, sciacalli, antilopi d’acqua, facoceri, ippopotami, coccodrilli, zebre e le due specie di kudu, il maggiore ed il minore.
Per i safari il periodo migliore è durante la stagione secca, tra giugno e ottobre, quando la fauna selvatica si riunisce vicino ai fiumi, mentre per il birdwatching il periodo migliore è durante la stagione delle piogge.
Con oltre 580 specie registrate, il Ruaha è un vero paradiso per i birdwatcher, anche per l’avifauna si registra un mix di specie del sud e dell’est che convivono in un unico territorio.
La zona umida annessa, il bacino di Usangu, è una delle importanti aree ornitologiche del paese (IBA) riconosciuta da Birdlife International.
Il Parco Nazionale di Ruaha sarà la prima tappa tanzaniana del nostro viaggio, una destinazione splendida ma ancora poco frequentata dal turismo di massa e questo ci consentirà di goderci i safari e gli avvistamenti in totale tranquillità.
Nel parco sono presenti anche alcuni siti storici e culturali utilizzati per i rituali del popolo hehe, difatti l’area del parco è spesso considerata la terra del coraggioso capo Mkwawa, il capo del popolo hehe che resistette all’attacco tedesco alla fine del XIX secolo.